Nata romana, cresciuta longobarda ed elevata al rango di città in epoca franca, nonché a lungo sede dei Patriarchi di Aquileia, Cividale ha svolto un ruolo primario nella storia del Friuli, non fosse altro perché le ha trasferito il suo nome originario, Forum Iulii. Nel 2011 l’UNESCO ne ha riconosciuto, in quanto sede del primo ducato, il ruolo di punto di partenza per la scoperta dei Longobardi in Italia, grazie alle straordinarie testimonianze qui conservate. Il Museo Archeologico Nazionale valorizza i reperti degli scavi delle necropoli e della città antica, mentre il Museo Cristiano del Duomo custodisce due opere fondamentali per l’apprezzamento dell’arte altomedievale: l’altare di Ratchis e il battistero di Callisto. Il grande complesso del Monastero di Santa Maria in Valle include forse il gioiello più noto, il cosiddetto Tempietto Longobardo. Recentemente, l’offerta culturale si è ampliata con il CIPS, originale esposizione sul teatro dei burattini e delle marionette intitolata al cividalese Vittorio Podrecca, e una preziosa collezione d’arte donata dalla famiglia De Martiis.